1975: anno della donna?

documento latino americano

settembre 1975

 

Ecco uno stralcio del documento letto dalle latino-americane il giorno di chiusura della tribuna:

Le rappresentanti (ovviamente non governative) dei seguenti paesi: Argentina, Cuba, Cile, Chicanas del Partito La Raza Unida, Bolivia, Ecuador, Guatemala, Nicaragua, Panama, Porto Rico, Uruguay, San Domingo, dopo aver denunciato l’attuale stato di dipendenza a tutti i livelli della maggioranza dei popoli latino americani rispetto al loro padrone, l’imperialismo yankee, che «usa tutte le forme di oppressione, dal colonialismo» dichiarano:

2)«La lotta della donna latino americana per la sua liberazione passa attraverso la lotta anti imperialista e la costruzione di una società più giusta, da creare in ogni paese secondo il”cammino” scelto da ognuno».

3)Il problema latino americano e quindi della donna latino americana non è solo un problema di sviluppo dato che la situazione economica sociale politica e culturale è il prodotto dello sfruttamento degli imperialisti e dei loro alleati nei vari paesi. Nelle condizioni attuali, parlare di inserire la donna nello”sviluppo” significa imporle un modello estraneo.

4) Proponiamo che attraverso i differenti raggruppamenti nazionali le donne sviluppino una coscienza latino americanista impegnata per la rivoluzione e non per l’adattamento al modello di donna latino americana imposto dall’imperialismo…

6) Protestiamo contro lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, perché i problemi specifici della mancanza di uguaglianza per le donne, sono una conseguenza di questo sfruttamento. La donna come oggetto sessuale è un prodotto di questo sfruttamento.

7) Denunciamo la repressione nella famiglia latino americana e l’intenzione di utilizzarla come salvaguardia degli interessi più conservatori della società.

8)Solo in un contesto radicalmente diverso da quello attuale, l’energia della donna potrà essere canalizzata in modo socialmente utile perché le strategie riformiste servono solo come palliativo del problema e a confondere le masse facendo il gioco dell’imperialismo e del neocolonialismo…

9) Denunciamo categoricamente i tentativi dell’imperialismo di controllo delle nascite come mezzo per reprimere la potenzialità rivoluzionaria dei latino-americani però approviamo il diritto dei governi rivoluzionari di approvare, congiuntamente ai loro popoli, strategie demografiche adeguate ai progetti politici latino americani rivoluzionari…

10) Chiediamo la liberazione di tutti i prigionieri politici (uomini e donne) dell’America Latina e del mondo oppresso dal capitalismo e in particolare denunciamo l’esistenza nel nostro continente di campi di concentramento, regimi carcerari inumani, l’annullamento del diritto di difesa e d’asilo, l’uso di torture per spezzare la volontà di lotta, le rappresaglie familiari attraverso la cattura dei congiunti e gli attacchi diretti alla famiglia…

Rivolgiamo un appello alle donne e agli uomini impegnati nella lotta di liberazione dei loro paesi perché impediscano che il problema della oppressione della donna sia strumentalizzato dall’imperialismo e contribuiscano all’integrazione definitiva della donna alla lotta dei popoli del mondo per la loro definitiva liberazione.