COSMETICI

la bellezza mercificata

luglio 1975

 

Dalla proliferazione veramente impressionante ed in costante aumento (nonostante la crisi) di istituti di bellezza, e centri di estetica si direbbe che un sempre più vasto pubblico femminile, e anche maschile si lasci facilmente attrarre dal ben orchestrato e furbesco richiamo di questi «venditori di fumo». Basta sfogliare le pagine gialle dell’elenco telefonico della maggior parte delle città Italiane, per notare alla voce «Istituti di bellezza», lunghi elenchi di gente che promette tutta una serie di prestazioni miracolistiche, al confine tra la stregoneria, la fantascienza e la più scoperta ed ingenua mistificazione. Ma il vero male comincia quando la speculazione sulla pelle del prossimo si fa «pesante». Infatti proprio della nostra pelle si tratta, questo semplice involucro epiteliale, diventato un prezioso terreno di coltura per il germe dello sfruttamento della donna. La strumentalizzazione del modello femminile «sempre in ordine» ha infatti nell’attività degli Istituti di bellezza la sua clamorosa, sfacciata e programmata consacrazione. L’ambiente, certamente, attira: ragazze in camice dall’aria autorevole, dai movimenti precisi, dotate di parlantina pseudo-scientifica con terminologie misteriose quanto attraenti (ionoforesi, vapozono, lifting elettronico, vacunterapia, dermocoagulazione, eccetera) manovrano apparecchi da navicella spaziale, pieni di pulsanti, leve, sibili ed occhi luminosi. Si dà il caso che questi raffinati luoghi di torture siano veramente tali nella realtà; tanto da godere di cattiva reputazione presso gli ambienti medici. Basta interpellare al proposito dermatologi, fisiatri, dietologi o anche semplici internisti, per sentirli parlare di tutta una serie di pericoli cui si può andare incontro in questi posti: dalle cicatrici indelebili lasciate sul labbro superiore, sulle gambe, sull’inguine, ecc. per una elettrocoagulazione fatta da mani inesperte, alle lacerazioni muscolari ed ai danni alle articolazioni provocate da un massaggio inadeguato, dai pericoli di bruciature sulla pelle e sugli occhi derivanti da un errato dosaggio dei raggi ultravioletti, ai possibili danni a delicati organi interni (ovaie, intestino, ecc.) provocati da un uso maldestro della marconiterapia.

Per non parlare poi dell’applicazione di creme dalle formulazioni sconosciute (come del resto avviene per tutti i prodotti cosmetici ) spesso preparate appositamente da laboratori artigiani per questi Istituti, o peggio ancora di strane fiale a base di ormoni (estrogeni) che dovrebbero avere la funzione, secondo loro, di rassodare il seno. In realtà queste sostanze, entrando in circolo, possono turbare, a lungo andare, l’equilibrio ormonale di una donna con alterazioni del ciclo

e facilitare in certi casi, se accompagnate da massaggi e da vacuunterapia, l’insorgenza di fenomeni di atipia della ghiandola mammaria, cioè del cancro.

Per bene che vada, dicono i dermatologi, tutti gli altri trattamenti, come il massaggio antirughe sul viso ed il cosiddetto massaggio dimagrante sul corpo, lasciano il tempo che trovano, perché le rughe e le smagliature sono danni irreversibili della pelle e per il dimagrimento ci vuole ben altro che una serie di massaggi. Inoltre l’acne, la couperose e i depositi di grasso sono malattie vere e proprie a carico del derma e richiedono l’intervento del medico specialista e non certo di un’estetista, che può solo peggiorare la situazione. Siamo così entrati nel merito di un altro argomento scottante per quanto riguarda l’attività degli Istituti di bellezza: quello del personale che ci lavora, le estetiste. Chi sono oggi in Italia queste donne, a cui affidiamo con tanta leggerezza la nostra pelle ed il nostro corpo? Sono per lo più ragazze che hanno preso un «diplomino» dopo due soli mesi di un corso privato, organizzato senza serie garanzie scientifiche, da una delle tante ditte produttrici di cosmetici, che nel fare questo hanno soprattutto interesse a propagandare i loro prodotti presso gli Istituti di bellezza e le loro clienti. Ci vuole ben altro per mettere in condizioni le estetiste di intervenire seriamente, scientificamente sul corpo umano! Anche per fare una semplice iniezione la legge prescrive il diploma di infermiera; figuriamoci cosa dovrebbe disporre per chi «lavora» così attivamente su tutte le parti del nostro corpo! Si è detto «dovrebbe» perché in realtà le norme che disciplinano questo settore sono quasi inesistenti ; c’è solo l’obbligo per questi Istituti di munirsi dell’avallo di un medico che ne dovrebbe controllare e garantire l’attività. In pratica il controllo sanitario è del tutto formale e non continuo e costante, cliente per cliente, come la complessità e l’eventuale pericolosità di certe cure estetiche richiederebbe. Molti esercizi poi, come i «retrobottega» e i «seminterrati» annessi ai negozi di parrucchiere, di cui si parlava all’inizio, non ricorrono neanche a questa scappatoia, semplicemente perché ignorano le disposizioni e perché nessuno li controlla. Possibile, ci si chiederà a questo punto, che nessuno si sia mai accorto di questi abusi, di questi attentati alla salute pubblica, oltre tutto fatti pagare a caro prezzo, con un tariffario libero e incontrollato? Per ora tutto il personale di questi «centri» di cure estetiche è, in certo senso, abusivo, perché non è in possesso di nessun diploma riconosciuto dallo Stato che lo abiliti alla professione; per il momento però non è perseguibile, perché le autorità sanitarie non hanno ancora provveduto a regolamentare il settore.

Così come invece è stato fatto per i massaggiatori e massaggiatrici che, per effetto di una recente legge, possono esercitare la professione solo se in possesso di un diploma conseguito dopo un corso parauniversitario di tre anni; per i massofisiochinesiterapisti che già esercitavano la professione da anni all’entrata in vigore della legge, è stato fatto obbligo di sostenere comunque un esame di abilitazione per conseguire il diploma richiesto.

In attesa di tempi migliori, è dunque bene farsi sempre consigliare da un medico specialista nel settore che ci interessa; il dermatologo, per es., per l’acne, la couperose, le macchie, i peli superflui ecc., il fisiatra per i massaggi terapeutici, non estetici (perché riderebbe di noi solo a sentire il termine «estetico» attribuito al massaggio!), il dietologo per i problemi di linea che hanno spesso una radice patologica, oltre che di cattive abitudini alimentari.