editoriale

ottobre 1974

EFFE un anno dopo: a novembre dell’anno scorso usciva il primo numero. Oggi, con dieci numeri alle spalle e un cumulo di preziose esperienze (belle e brutte) in comune, festeggiamo il compleanno di EFFE con molta gioia e un pizzico dell’incredulità (ma ce l’abbiamo fatta davvero a farla uscire per un anno? Nonostante le funeste previsioni, la cronica mancanza di denaro, i conflitti, i ritardi, le discussioni, le implacabili bollette della luce, e del telefono, le caotiche riunioni di redazione con cani, gatti, bambini? Ce lo domandiamo e quasi non parrebbe vero, se non ci fossero lì sul tavolo, a riprova e conforto, i dieci numeri che abbiamo, insieme, ‘costruito’). Ce l’abbiamo fatta, dunque: non soltanto noi, che materialmente facciamo la rivista ogni mese, ma tutte quante insieme, perché senza il vostro sostegno e la vostra costante partecipazione- senza la vostra presenza in altre parole Effe non avrebbe avuto ragione di essere né avrebbe trovato il modo di sopravvivere. Adesso che un anno è passato, anche se ci guardiamo bene dal cadere nel trionfalismo non possiamo nasconderci che la gioia del compleanno deriva in gran parte dalla sensazione di aver conquistato un nuovo spazio per tutte noi: non importa se limitato, se faticosamente guadagnato palmo a palmo; la cosa principale è che l’abbiamo costruito insieme e che è ‘ nostro ‘: uno strumento di lotta comune, per capire meglio la nostra realtà, non una rivista-ghetto-secondo i modelli tipici della stampa femminile- che mistifica la condizione della donna e le insegna a subirla come ‘destino’. In questo senso, ci sembra che EFFE sia riuscita veramente a creare un’alternativa. E, per un anno di vita, non ci pare poco. L’ augurio che ci facciamo per il futuro che è anche il nostro impegno è quello di poter allargare sempre più questo spazio ‘delle donne e per le donne’ con l’aiuto e la partecipazione di tutte voi e delle numerosissime lettrici che sono al nostro fianco DALLA PARTE DI EFFE.