editoriale
Forse li avrete sentiti anche voi, durante- le vacanze, i « profeti dì sventura », quelli che annunciano ai quattro venti che «Effe chiude». E’ capitato che a Viareggio te donne che acquistano Effe abbiano sentito dire perfino dagli edicolanti che il giornale chiuderà.
Dalla primavera scorsa, quando usci su ‘La Domenica dei Corriere’ una intervista fatta ad alcune dì noi con l’infelice titolo « Chiude per mancanza di fondi il giornale delle femministe?, dove il punto interrogativo che ha consentito alla Domenica del Corriere dì evitare il dovere, di una smentita è stato poi eliminato da molta altra stampa che ha ripreso la notizia, dando, per scontata la nostra fine. Ma come vedete, siamo ancora a smentire tutti quelli che, in mala fede o meno, ci vedono morte, o comunque in agonia. Tuttavia saremo ipocrite, o ingenue, ad affermare, che ‘ tutto va’ bene ‘. Effe continua a uscire sì, ma a prezzo di grosse fatiche, di difficoltà quotidiane e di impegno considerevoli, con i soliti problemi di soldi, con gli ostacoli ormai noti a tutte voi. Abbiamo, lo ripetiamo, bisogno del vostro contributo: sia finanziario (troverete in questo numero l’invito a sottoscrivere per l’autofinanziamento di Effe, ad abbonarvi e/o riabbonarvi) sia dì materiate e dì idee (fateci proposte, spediteci le vostre ricerche, scriveteci le vostre idee e ì vostri pareri su quel che pubblichiamo). Il vostro costante sostegno e la certezza che tra noi che facciamo Effe e voi che lo leggete esiste un dialogo, continuo, una concreta solidarietà, sono gli stimoli che maggiormente et spingono ad andare avanti.