perché chiediamo l’aborto

15 gennaio 1975

marzo 1975

Nessuna donna

ama abortire.

Nessuna di noi

allegramente inclina

al cucchiaio alla sonda

o all’aspiratore

strumenti di tortura

che l’anestesia

(quando possiamo pagarla)

fa meno barbari

ma non elimina.

Pure chiediamo l’aborto.

Lo chiediamo per strappare

alle sadiche mani dei dottori

agli artigli fascisti dei giudici

all’odio antico dei preti

all’ipocrisia dei politici

alla venale borsa

della ginecologia classista

alla cieca violenza della masnada

di tutti gli uomini

che con il sesso opprimono le donne

l’orrenda macchina della tortura

che da millenni

ci dilania i corpi.

Lo chiediamo per rifiutare

la sessualità ottusa della specie

meccanicamente riproduttiva

finalizzata alla fabbrica e alla guerra

la capitalistica sessualità dell’uomo

fuco in delirio

che si è messo in trono.

Lo chiediamo per ricomporre i pezzi

di questo nostro corpo

fatto a brani

vivisezionato

sfruttato

reificato

mercificato

violentato

stuprato

picchiato

ucciso

e farlo risorgere intero

finalmente nostro

splendido di forza e di potere

perché i suoi aguzzini

ed assassini

ne abbiamo paura.