anticoncezionali

di diaframma in diaframma

su «Amica» alcune settimane fa sono state publicate delle schede sull’uso del diaframma, che contengono alcune inesattezze che potrebbero mettere in allarme le donne che lo usano. Riteniamo utile fare alcune precisazioni.

ottobre 1977

su «Amica» di alcune settimane fa – ne vengo soltanto ora a conoscenza – sono state pubblicate delle schede che riguardano l’uso del diaframma. Queste schede, insieme a molte notizie utili, contengono purtroppo alcune inesattezze sull’efficacia di alcune marche di diaframmi che potrebbero mettere in allarme chi li usa. Ritengo perciò utile precisare alcune cose.
Non è esatto che i diaframmi Durex (inglese) e Koromex a molla piatta (americano) sono in disuso dal 1950 in quanto «consentono una scarsissima adesione alle pareti vaginali… e per questa ragione sono da tempo sostituiti con le calotte olandesi che contengono una molla a spirale». Al contrario: il Koromex a molla piatta — importato e non fabbricato in Italia come afferma la scheda — viene tuttora usato nei consultori “USA in alternativa al Koromex a molla a spirale ed al Koroflex e l’Orthodiaframma. Il Durex a molla piatta è tuttora il tipo più prescritto nei centinaia di consultori inglesi che lo usano in alternativa aìl’Orthodiaframma. Parimenti una buona parte dei consultori A’IBD ha usato ed usa tuttora in prevalenza il Durex. Essendo infatti la molla piatta del Durex leggermente più rigida di quella a spirale la sua adesione alle pareti vaginali può anzi essere superiore a quest’ultimo a seconda dello stato di tonicità della vagina e la posizione dell’utero. Del resto il diaframma Lotti tanto reclamizzato sulla scheda di «Amica» contiene nel bordo oltre alla molla a spirale anche una molla piatta che appunto lo rende un po’ più rigido per cui viene indicato come «indispensabile (!) a chi, avendo partorito, ha perso il tono vaginale». La maggiore rigidità della molla rende spesso possibile l’applicazione del Durex anche nei casi di retroversione dell’utero, senza dover ricorrere al Koroflex a speciale molla flessibile ad arco, ottimo diaframma ma più costoso. Lo stesso vale per l’applicazione di un diaframma in una donna che non ha ancora avuto rapporti completi ma il cui imene è molto elastico (per esempio per l’uso del Tampax). Tuttavia sarebbe bene che il Koroflex fosse disponibile in tutti i consultori per i casi particolari.
Mancando in Italia uno «standard» tecnico stabilito dalle autorità sanitarie per i mezzi di contraccezione meccanica simile a quello in vigore per esempio in Inghilterra, possiamo per la scelta riferirci agli elenchi preparati dall’associazione nazionale inglese per la pianificazione familiare (Family Planning Association) che sottopone tutti i prodotti contraccettivi a dei test specifici. Nel caso dei diaframmi si tratta di test che riguardano la indeformabilità, la durata, l’esattezza della misura, l’elasticità, ecc. C’è in merito una pubblicazione dell’Associazione Nazionale dei Consumatori inglese del 1963 fatta in collaborazione colla Family Planning Association. Il migliore diaframma a molla piatta risulta essere il Durex mentre il migliore a molla a spirale risulta essere l’Orthodiaframma e il Prentif. La durata d’un diaframma dovrebbe essere non inferiore a due anni. Nei consultori inglesi ed americani si consiglia di effettuare la visita di controllo una volta l’anno salvo che nei casi particolari (cambiamento peso, gravidanza). Recentemente sono apparsi su tutta la stampa, in seguito al convegno di Viareggio su «La nuova generazione dei contraccettivi», una serie di aritcoli che inneggiano ad un nuovo contraccettivo «infallibile» e «migliore della pillola», l’ovulo vaginale spumogeno Patentex. Esso è prodotto da una ditta tedesca che oltre 40 anni fa produceva una buona crema anticoncezionale dall’identico nome, e recentemente anche uno spray, tutti e due in vendita in Italia.
La campagna pubblicitaria lanciata in Italia per l’ovulo non corrisponde certamente ai criteri di serietà che dovrebbero essere seguiti in un campo tanto incisivo per la salute ed il benessere delle donne. Il prodotto sarà buono, può essere meglio di altri contraccettivi chimici usati da soli; ma certamente non può dare una protezione del 100%. In ogni modo appena ci saranno notizie precise circa l’esito di eventuali test a cui il prodotto è stato sottoposto le pubblicheremo su Effe, continuando così una continua «controinformazione» sugli anticoncezionali.