perché con tanto ritardo
Questo numero sarà in edicola con un forte ritardo. Ce ne scusiamo con tutte ma abbiamo dovuto risolvere una serie di problemi in un clima ancora un po’ dispersivo e con qualche assenza in redazione. Il problema principale è stato quello di trovare un’altra tipografia perché la Nov. Igi. che aveva stampato Effe fin dal primo numero in completa autogestione, (febbraio 1975) ha purtroppo dichiarato fallimento.
Vogliamo ringraziare tutti i lavoratori e le maestranze della Nov. Igi. che hanno lavorato con noi in questi anni con grande entusiasmo e spirito di partecipazione alle sorti del nostro giornale anche nei momenti di maggiore difficoltà e incertezza.
Abbiamo perso una preziosa collaborazione che ci ha aiutato più volte a coprire i nostri ritardi permettendoci di essere puntuali in edicola.
Esprimiamo la nostra solidarietà ai lavoratori e alle maestranze della tipografia Nov. Igi. per la lotta che stanno attualmente conducendo per la difesa del posto di lavoro e un augurio per una immediata ripresa produttiva di questa azienda. Facciamo appello agli organi preposti: la Regione, il Ministero del lavoro e il padronato perché avviino una soluzione positiva della vertenza aperta dai lavoratori della Nov. Igi. in assemblea permanente.
A causa del cambiamento di tipografia troverete in questo numero qualche diversità grafica e di impaginazione, e forse qualche errore in più dovuto all’angoscia con cui stiamo lavorando per cercare di recuperare un ritardo ormai catastrofico, in aggiunta anche alla naturale difficoltà di un nuovo rapporto di lavoro. Ci saranno quindi un po’ di numeri, per cosi dire, di «transizione» ma contiamo
di recuperare il ritardo gradualmente entro dicembre e di trovare un nuovo adattamento grafico compatibile alle disponibilità tecniche della nuova tipografia, con la quale ci auguriamo di ritrovare lo stesso spirito di collaborazione che avevamo con la Nov. Igi. Con questo numero inizia la campagna abbonamenti per il 1979. Lina, il nostro fumetto portafortuna, si rifiuta di essere noiosa, ma noi non ci stancheremo di ripetervi quanto sono importanti i vostri abbonamenti.
Sono la nostra unica garanzia di sopravvivenza: un po’ di soldi tutti insieme a inizio anno ci permetteranno di far fronte a tutte le scadenze mensili, alle spese generali, del giornale, a «tappare i buchi» quando i ricavati delle vendite non bastano. Quest’anno per avere più abbonamenti sostenitori abbiamo lavorato sodo per avere dagli editori, (sempre scambio pubblicità) le loro novità. Infatti molti dei libri che sono in controcopertina sono appena arrivati in libreria e qualcuno è ancora in fase di distribuzione. Freschissimi di stampa quindi per ringraziarvi di più per il vostro indispensabile aiuto sostenitore. Nella speranza che gli abbonamenti arrivino e arrivino puntuali abbiamo sostituito anche lo spedizioniere, ma se continuassero i vari disguidi segnalatelo subito a Marida. È lei che ha l’ingrato compito degli abbonamenti e vi assicuro compagne che c’è da impazzire per il lavoro da fare. Se non ne avessimo così bisogno non faremmo abbonamenti proprio per evitare questo grosso lavoro organizzativo che ruba buona parte del mese a un maggiore impegno di analisi e discussione. Gli abbonamenti sono l’unica forma di finanziamento che Effe richiede. Aiutate il nostro giornale a sopravvivere e migliorare.