relazione di fine corso

settembre 1976

questa è la relazione presentata al Liceo Scientifico «Castelnuovo» al termine dell’anno scolastico. Abbiamo pensato di pubblicarla su Effe perché in genere le relazioni rimangono non lette in un cassetto.

Durante l’anno scolastico 1974-75, precisamente in occasione della settimana autogestita dagli studenti, era sorta l’esigenza di un corso di educazione sessuale. Il consiglio d’Istituto a maggioranza decise per la sua attuazione affidandolo a Leslie Leonelli.

In dicembre prima dell’inizio dei corsi fu fatta una riunione con tutti i genitori convocati. L’equipe, formata da Elisabetta Leslie Leonelli {sociologa), Caterina Arcidiacono (psicologa) Graziana Delpierre (medico), presentò il programma del corso, programma al quale i genitori intervenuti non fecero obiezioni, ma i più, .nei loro interventi manifestarono ansie e angoscie nei confronti del problema in esame.

Il corso, facoltativo, è stato strutturato in 9 ore ogni trentina di studenti. Ognuna delle 9 lezioni consisteva in un input di 20 minuti circa e per il resto dell’ora in discussione per dare spazio agli studenti di intervenire con le loro curiosità ed esigenze.

1) Il sesso nelle culture diverse dalla nostra.

2) Sesso e società

3) Rapporto tra: sesso, pornografia, amore.

4) Anatomia e fisiologia del sesso.

5) La sessualità nei vari stadi evolutivi dell’individuo.

6) Fecondazione, gravidanza, parto e menopausa.

7) Fertilità, contraccezione e aborto.

8) Igiene e malattie dell’apparato genitale.

9) Comportamenti sessuali adulti e salute mentale.

Questa è la traccia seguita per il corso, ma il linguaggio e gli argomenti variavano a seconda delle classi di età degli studenti.

L’intensità e la regolarità della frequenza alle lezioni non è stata diversa né tra maschi e femmine, né per le diverse età. Abbiamo però notato, nel complesso, una partecipazione al corso decisamente inferiore alle nostre aspettative.

L’assenteismo da noi notato è attribuito a diversi fattori di cui primo tra tutti è l’orario pomeridiano delle lezioni, e la difficoltà di tornare a scuola per attività ritenute scolastiche senza controllo fiscale sulle presenze e sul rendimento.

Un’altro problema la difficoltà di comunicazione interna che permettesse di comunicare continuamente la presenza del corso e i suoi orari.

In merito alla partecipazione attiva al corso dobbiamo dire che è stata anche questa inferiore alle aspettative. Inizialmente può essere stata la nostra scarsa esperienza pedagogica in questo campo .Infatti, il patrimonio teorico in materia non era mai stato collaudato in una comunicazione di tipo scolastico con ragazze e ragazzi adolescenti su questo soggetto. Non bisogna dimenticare che questo è stato il primo corso scolastico di educazione sessuale in Italia. Dobbiamo però riconoscere che questa esperienza ci permette di rivedere il modello di insegnamento proposto e di programmare degli interventi di cui parleremo in seguito.

Riteniamo che la formula di corsi facoltativi rivolti solo agli studenti da parte di personale così esterno alla scuola non sia la formula più idonea. Manca infatti quel rapporto di continuità che permette agli studenti la fiducia e questo è reso più complicato dalla difficoltà di parlare liberamente in pubblico sui problemi sessuali.

Conclusione: le angoscie sui problemi sessuali sono molto più intense ed evidenti tra gli adulti, che fanno parte di una generazione diversa che fra i giovani. Ciò ci è sembrato evidente nella riunione con i genitori da una parte e dall’atteggiamento di predeterminata incompetenza da parte degli insegnanti che abbiamo avuto la possibilità di incontrare.

Noi pensiamo sia utile, alla luce di questa esperienza fatta al liceo «Castelnuovo», mettere le nostre conoscenze scientifiche e teoriche a disposizione degli insegnanti che per il loro continuo contatto con gli studenti hanno la possibilità di inserire (senza artificiosi distacchi) il discorso della sessualità nelle varie discipline (es. Letteratura, storia, scienza ecc.) perché il discorso della sessualità si può riproporre nelle varie materie e in varie forme.