insegnanti: appello per una scuola diversa
«anche quelle di noi che fanno parte di strutture sindacali sentono l’esigenza di momenti di aggregazione diversi»
siamo un gruppo di dieci donne che insegnano materie diverse all’Istituto Professionale «De Amicis» di Roma, nel quartiere Testacelo. Per capire l’esigenza che ci ha spinto a vederci sarà bene -accennare brevemente alle condizioni in cui si svolge il nostro lavoro. Nella nostra scuola sono iscritti quattromila studenti e lavorano circa trecento insegnanti che, per carenze strutturali della istituzione, non trovano spazi comuni né possibilità d’incontro.
A causa della situazione specifica di questo istituto professionale, che è difficile anche per le incerte prospettive che si aprono con la riforma sanitaria, ci sentiamo particolarmente precarie e provvisorie. Anche quelle di noi che fanno parte di strutture sindacali e politiche non sono soddisfatte e sentono l’esigenza di momenti di aggregazione diversi.
Proprio per questo abbiamo cominciato a incontrarci nelle case di alcune di noi con l’idea, inizialmente piuttosto vaga, di formare un gruppo femminista, per il momento di sole insegnanti, perché eravamo troppo confuse per aprirlo alle studentesse e alle altre lavoratrici della scuola. Alcune di noi hanno posto quasi subito l’esigenza di formare un gruppo di autocoscienza, altre di costituire un gruppo di studio sui problemi del femminismo; qualcuna proponeva di entrare nella scuola; in tutte è prevalsa, pur con reazioni diverse, l’esigenza comune di conoscersi meglio e di stabilire un rapporto tra persone al di fuori di ogni schema prestabilito.
Per il momento non abbiamo cercato alcun collegamento organico con la scuola e non abbiamo pubblicizzato in alcun modo l’esistenza del gruppo e di questo stiamo discutendo tra noi. Abbiamo riflettuto sulla proposta che ci è stata fatta di scrivere brevemente la storia del nostro gruppo e abbiamo deciso che poteva essere utile dare e avere informazioni che ci collegassero con esperienze simili alla nostra. Anche se questa richiesta ci ha posto il problema del rapporto con l’esterno, che era stato momentaneamente accantonato.
Il nostro affiatamento non è ancora tale da consentirci di scrivere qualcosa di diverso da questo schema così povero, anche se i motivi di discussione e di analisi sono stati molto più numerosi e vitali.