siamo in tante ma chi siamo?

gennaio 1976

il nostro dibattito ha toccato una serie di punti di discussione

sulla stampa femminista

ma siamo lontane da un’analisi globale

e dal risolvere i problemi legati ad essa.

E a tutto questo si aggiunge quello che Elena di Sottosopra chiama

il problema «più grosso», cioè l’arontare e il rispettare

la diversità che esiste tra le diverse pubblicazioni femministe.

Per questo

mentre altre compagne discutono e analizzano in collettivo

come comunicare, cosa significa, perché, quando, a chi, come,

«dentro» o «fuori», oppure

comunicare e basta e chi recepisce bene, chi no pazienza

noi di effe

oltre che continuare questo dibattito all’interno della redazione

materializzandolo ogni giorno, o alienandolo correndo dietro

agli «anticipi» ai «conguagli» alle scadenze delle tratte da pagare

vogliamo proporlo anche a voi,

che ci leggete e che siete consapevolmente un grande potenziale

rivoluzionario di base del movimento.

Ma anche nel mettere in pratica questo progetto

ci ritroviamo davanti a tutta una serie di difficoltà e cioè

come farlo, come proporvelo, che sistema usare per non ricadere

nelle solite forme, che tipo di reazione potreste avere se anche

effe si mette a fare le solite domande. ,

Molte compagne ci coonesteranno

per una prassi «così poco femminista e rivoluzionaria»

ma noi non vogliamo essere la «punta di diamante» del movimento

ma uno strumento di collegamento per comunicare

e non solo per informare

con tutte voi e potenzialmente con tutte le donne.

Per questo sentiamo il bisogno di tradurre questa comunicazione

da unidirezionale giornale-lettrice, a lettrice-giornale.

E non certo perché vorremmo fare un giornale su misura

scopo abituale dei sondaggi in genere motivazionali e strumentali

con l’obiettivo esclusivo di gestire l’informazione

per gli interessi del sistema

ma perché sentiamo la necessità di un colloquio più ampio.

Le vostre analisi sul giornale e sul nostro dibattito

sono fondamentali per effe

per poter approfondire il nostro discorso

chiarire la nostra funzione nell’editoria femminista

definire la nostra militanza che a volte ci viene misconosciuta.

Il nostro principale confronto è con voi

e a voi lo chiediamo, a tutte.