un gruppo di ricerca sulla famiglia e la condizione femminile

novembre 1980

Il GRIFF — gruppo di ricerca sulla famiglia e la condizione femminile — è un collettivo che lavora sui temi della condizione della donna. Si è costituito informalmente nel 1973 intorno ad un programma di formazione e di ricerca ed è ora un centro presso l’Università di Milano.

LA FORMAZIONE

La nostra esperienza in una università di massa ci ha messo in contatto con persone, giovani ed adulte, che hanno diverse esperienze di studio, di lavoro, di insegnamento, di attività politica e sociale: donne delle 150 ore, insegnanti ed operatori ìn corsi di aggiornamento, studenti.

Per tutti questi l’università può essere una sede dove contrastare l’isolamento che molti subiscono, per negare i meccanismi che escludono dal controllo della conoscenza, per prendere in mano la propria condizione.

Lavorare con queste persone, utilizzando gli spazi istituzionali, costruire un itinerario di conoscenza e di riflessione è il senso dell’attività nel Griff.

LA RICERCA

Lavoriamo lungo diversi filoni di ricerca, su vari aspetti dell’organizzazione sociale e del sistema politico complessivi, assumendo una prospettiva dì analisi che mette al centro le donne.

Le condizioni della vita familiare e dell’organizzazione delle risorse, in diversi contesti di società di capitalismo assistenziale (Laura Balbo, Marina Bianchi, Maria Cacioppo, Maria Pia May, Lorenza Zanuso).

Le “professioni femminili” (Marina Bianchi, Maria Cacioppo, Maria Pia May, Lorenza Zanuso).

Il lavoro di servizio (Laura Balbo, Marina Bianchi, Mariuccia Giacomini).

La condizione della nascita (Grazia Colombo, Franca Pizzini, Mariuccia Giacomini).

L’intellettualità femminile (Laura Balbo, Giuliana Charetti, Laura Grasso, Marina Piazza).

Donne e lavoro, donne e famiglia, donne e istituzioni, sono questi i temi rispetto ai quali abbiamo sviluppato la nostra ricerca, cercando soprattutto di ridefinire termini e concetti. Abbiamo parlato di doppia presenza — nella fa-

miglia e nel lavoro — per sottolineare la specifica condizione della donna adulta nella società contemporanea. Abbiamo parlato di luoghi obbligati per indicare i luoghi, le istituzioni, i ruoli a cui nessuna donna sfugge: la casa, la professione, la maternità, le istituzioni mediche, la scuola, gli uffici dello Stato.

Rispetto alla doppia presenza e ai luoghi obbligati, c’è nelle donne abitudine alla dipendenza e paura di decidere, ma anche capacità di resistenza e di lotta per il mutamento. E’ forse da questa tensione tra condizionamenti, vincoli, resistenza, trasgressione che nasce la possibilità di un lavoro per sé.

Molto di questo lavoro è stato fatto insieme ad altre, dentro e fuori l’università, in contesti direttamente legati allo scontro che le donne affrontano nella vita quotidiana —- nella famiglia, nelle loro professioni, nella politica, utilizzando contributi elaborati in altri Paesi, indicazioni ed esperienze che vengono da altri gruppi. Abbiamo cercato di conoscerli e di confrontarci, parlando, viaggiando, portando i nostri risultati e le nostre domande.

Il GRIFF è responsabile della sezione di Inchiesta sulla condizione della donna e delle monografie su Sapere sui temi come l’aborto, Ì consultori, il parto. Pubblica, a partire dal 1980, la collana “Quaderni Griff” presso la Franco Angeli editore.

Hanno lavorato nell’ambito del Griff negli scorsi anni, oltre alle persone impegnate nei diversi filoni di ricerca già indicati: Letizia Bianchi e Marina Mit-zau (Università di Bologna, Facoltà di Magistero); Franca Bimbi e Marina Zan-can (Università di Padova, Facoltà di Magistero); Simonetta Piccone Stella (Università di Salerno); Yasmine Er-gas (Università di Macerata), Renate Siebert-Zahar (Dipartimento di Scienze Umane, Università della Calabria); Anna Bravo, Daniela Del Boca, Lucetta Scaraffia, Margherita Turvani, Fernanda Gigli (Università di Torino); Emma Baumgartner, Claudia Pancino, Chiara Saraceno, Francesca Sartori, Elena Schnabel (Facoltà di Sociologia, Trento); Letizia Comba (Università di Urbino); Marina DAmelia (Università di Roma).

Giulia Alberti, Bianca Beccalli, Annarita Calabro, Grazia Colombo, Pierret-te Coppa, Marina Conte, Marina Menin, Antonella Nappi, Mariarosa Vittadini, di Milano.