emancipate si liberate no
intervista a Elvira Novikova e Vera Soboleva della delegazione delle donne sovietiche al seminario «Donne in Europa oggi» organizzato dal dipartimento del ministero degli Esteri svedese e dalla sezione giovanile delie Nazioni Unite in Svezia.
G. Quali sono i problemi principali che deve affrontare oggi la donna sovietica?
V. Il 90% circa delle donne sovietiche in età da lavoro sono impiegate nella produzione oppure studiano. Il 49% lavora nell’industria, il 44% lavora nell’agricoltura, il 59% possiede una specializzazione o diploma speciale di scuola superiore. Nel nostro paese esiste un’ampia reti di asili, nidi e servizi sociali di ogni tipo atti a facilitare la vita quotidiana, ma c’è ancora molto da fare per creare condizioni di vita migliori per la donna. Lo Stato sfrutta varie possibilità per dirigere e regolare i progressi da cui dipendono l’armonioso sviluppo della personalità della donna e la felicità e la serenità della sua famiglia. I piani quinquennali varati dallo Stato contengono ogni volta misure che hanno lo scopo di migliorare la sua condizione.
G. Pensate quindi che la condizione della donna sovietica oggi sia quasi ideale? Desidererei conoscere i problemi concreti che debbono essere ancora affrontati nel vostro paese per migliorare la condizione della donna sovietica.
E. & V. Dobbiamo cercare di facilitare i suoi doveri casalinghi: ampliare la rete degli asili ed estendere i servizi sociali come negozi con cibi precotti e lavanderie automatiche…
G. Esistono servizi sociali quali avete citato adesso in ogni quartiere?
V. In ogni quartiere, in ogni regione, in ogni villaggio.
E. Nel nostro paese sono stati ormai risolti tutti i problemi concernenti l’immissione della donna nella produzione e le uguali possibilità in campo educativo. Per questo stiamo risolvendo adesso un altro tipo di problemi: cerchiamo di renderle più agevole la vita in famiglia. Pensiamo che l’armonico sviluppo della donna sia quello che le permetta di diventare una buona lavoratrice, una buona moglie, una buona madre.
E’ compito e scopo dello Stato creare le condizioni atte a che ciò avvenga. Il nostro problema, quindi, oggi, è eliminare l’ineguaglianza a casa; cerchiamo di estendere i servizi sociali, di dare alla donna la possibilità di eliminare dalla sua vita ogni tipo di lavoro casalingo di routine. Grande attenzione è posta a funzioni nuove che la donna deve adempiere: come madre, come educatrice dei suoi figli, come donna capace a creare un’atmosfera serena a casa, dandole la possibilità di usufruire di maggior tempo per lo sviluppo. La partecipazione della donna all’attività industriale e la necessità di adempiere a nuove funzioni crea necessariamente un nuovo tipo di relazione fra marito e moglie: abbiamo concepito un nuovo modello di vita familiare in cui il patriarcato si trasforma in «biarcato». Con questo termine si vuole definire la relazione di due esseri umani su basi uguali.
G. In Svezia c’è il tentativo oggi da parte di alcuni paesi occidentali a tecnologia avanzata di immettere le donne nello stesso tipo di lavoro industriale degli uomini: come avete risolto questo tipo di problema in Unione Sovietica?
E. Lo abbiamo superato. Il problema dell’immissione delle donne nel lavoro è stato risolto nel nostro paese come parte dell’intero processo di sviluppo: non è mai esistito un processo separato. Nell’ambito della rivoluzione culturale un’attenzione particolare è stata posta all’educazione delle donne: esistevano gruppi per l’eliminazione dell’analfabetismo, furono rese obbligato rie quote speciali per donne nelle facoltà di tipo tecnico,, durante i periodi di disoccupazione un certo quoziente dei posti era comunque riservato alle, donne.
Nella base di attuazione del,nostro primo piano quinquennale (1928-32) furono immesse nella produzione 4.000.000 di donne.
G. Da noi la discussione all’ordine del giorno è il problema dell’aborto, voi come l’avete risolto?
V. L’aborto libero: la donna ha la possibilità di decidere se vuole il bambino o meno. Comunque la donna che ha molti figli è’molto rispettata ed ha anche dei privilegi: per esempio se una donna ha più di cinque figli ha il diritto di anticipare l’età della pensione.
G. Qual è la percentuale degli aborti?
V. Non credo esistano statistiche ufficiali.
G. E il sistema tecnico più usato?
V. Il medico decide la tecnica più idonea. Da noi si conoscono le tecniche più moderne.
G. Qual è l’atteggiamento corrente per quanto riguarda i rapporti sessuali prematrimoniali?
E. Non sono molto comuni.
G. La società dunque non li considera molto positivi?
V. La decisione spetta sempre alla’ coppia, ma i rapporti prematrimoniali nel nostro paese non sono frequenti. Le ragazze non cercano un «boy friend» ma un «amico per la vita»; da noi non esistei un certo tipo di relazioni casuali…
G. Prendiamo dunque il caso di una studentessa che abbia la fortuna di incontrare il suo «amico per la vita», decidono quindi di mettersi insieme e di avere rapporti prematrimoniali, come li giudica la società, cioè gli amici, i genitori, la scuola?
E. L’atteggiamento non è così severo come un tempo. Dipende dalla situazione.,. I problemi familiari sono di natura molto intima e quando due ragazzi si amano può accadere di tutto. La società da noi condanna quelle situazioni in cui il rapporto fra due persone sia casuale: quando non c’è nella coppia vero amore. Ma se è vero amore allora spetta a loro decidere.
G. E per quanto riguarda i contraccettivi, come sono distribuiti? Si tiene conto dello stato civile della donna?
E. La donna può andare liberamente in farmacia e comprarseli. Se una donna va dal ginecologo per avere dei consigli in materia di contraccettivi non le verrà mai chiesto lo stato civile. G. Quali metodi contraccettivi sono quelli maggiormente consigliati dai vostri medici?
V. I metodi chimici e biologici, cioè il metodo Ogino-Knaus. G. Ma il metodo Ogino viene di solito considerato poco sicuro e da noi… V. Il medico prepara per la donna una tavola individualizzata al massimo.
E. I nostri medici preferiscono consigliare mezzi contraccettivi meccanici in quanto non si conoscono ancora gli effetti a lunga scadenza dell’uso continuato della pillola.
G. Qual è la percentuale dei divorzi? E. Purtroppo non ho qui con me le percentuali esatte; essa comunque è in continuo aumento fra le coppie giovani. Ed un motivo esiste: anzitutto l’accelerazione; c’è un «gap» profondo fra le aspirazioni dei giovani e la preparazione psicologica al matrimonio, in secondo luogo la nostra procedura di divorzio è molto semplice soprattutto nel caso in cui non ci siano figli minorenni. Spesso accade che una giovane coppia decide di sciogliere il proprio matrimonio sotto l’influenza di impulsi del momento e poi si renda conto dell’errore compiuto e rimpianga la fretta nella decisione.
G. Qual è da voi la procedura di divorzio?
V. Nel caso di richiesta di divorzio per mutuo consenso da parte di una coppia priva di figli minorenni esso viene concesso tre mesi dopo il giorno della richiesta ufficiale, per cui è necessario semplicemente presentarsi presso l’ufficio di registrazione dello stato civile.
G. Come cercate di responsabilizzare i giovani rispetto al matrimonio?
E. Si organizzano conferenze nelle scuole. Abbiamo inoltre consultori per problemi sessuali della coppia in molte città; questi istituti aiutano moltissimo le coppie con dei problemi a superarli impedendo così la fine del rapporto. A Leningrado abbiamo un consultorio chiamato il Club delle Giovani Coppie: psicologi, psicanalisti, pediatri e ginecologi sono a disposizione dei coniugi e organizzano interessanti dibattiti e conferenze con scrittori, poeti e musicisti.
G. Qual è il tipo di tensione emotiva cercata dai giovani nel rapporto di coppia?
E. Si può facilmente comprendere come l’emigrazione, la nuova organizzazione del lavoro, la rivoluzione scientifica e. tecnica abbiano influenzato l’atteggiamento delle persone in questo campo. Nell’antica India si diceva che le inclinazioni dell’uomo hanno tre fonti: l’anima, la mente, il corpo. Le inclinazioni dell’anima evocano l’amicizia, le inclinazioni della mente evocano il rispetto e le inclinazioni del corpo evocano il desiderio. L’unità delle tre inclinazioni evoca l’amore: ed è proprio questo tipo di amore, che richiedono oggi le giovani donne sovietiche e questo tipo di amore coincide completamente con la psicologia della donna moderna.,