editoriale

marzo 1974

Febbraio ’73 – febbraio ’74: un anniversario per noi della cooperativa Effe, costituitasi esattamente un anno fa quando era ancora lontana la possibilità per il giornale di uscire. Dato che molte ci chiedono come siamo organizzate vorremmo approfittare di questa nostra prima « data-ricordo » per spiegare le ragioni che ci hanno portato a riunirci in cooperativa. Avevamo questa testata EFFE da dichiarare in tribunale come un marchio dì fabbrica: l’avevamo inventata con il numero zero tutte 9 insieme e volevamo che^ fosse patrimonio comune. C’erano due possibilità: creare una società per azioni^ o una cooperativa. Scartammo l’idea della società dove chi ha più. soldi possiede più. azioni e quindi più potere. Scegliemmo la cooperativa dove tutte noi, indipendentemente dalla quota versata abbiamo sempre e solo un voto. E nello statuto scrivemmo che la cooperativa aveva « come scopo l’attività editoriale, culturale, e di informazione » e si proponeva «la pubblicazione e la diffusione del periodico EFFE e la promozione di attività relative a problemi femminili ». Per ora abbiamo la forza solo di fare questo giornale, con una gestione collettiva e senza leader — in cui la direzione è solo formale e necessaria unicamente a causa delle leggi vigenti sulla stampa — e che impegna tutte le nostre energie. Chissà che fra un anno non ci possano essere altre attività della cooperativa come pubblicazione di libri, asili femministi, ambulatori gratuiti, gruppi per consigli legali? Ci possono accusare di essere megalomani ma un anno fa ci consideravano povere folli quando insistevamo per fare uscire un giornale che oggi è una realtà in continua espansione e dì cui molti ormai devono tener conto.

 

alle lettrici

Il prezzo della carta, in pochi mesi ed in pieno « blocco », è più che raddoppiato! Come ciò sia stato possibile, ci auguriamo sia presto oggetto di indagine da parte dì qualche pretore democratico. Anche in questo settore, infatti, non sono mancati: aggiotaggio, imboscamenti e manovre monopolistiche. Intanto, e nostro malgrado, siamo costretti ad .aumentare il prezzo dei singoli fascicoli e degli abbonamenti. Ci auguriamo dì trovare la vostra comprensione.

 

edizioni Dedalo