le belle addormentate e…
la bella addormentata nel bosco si svegliò al bacio del principe e… rimase incinta, e ogni volta che si addormentava era baciata e restava incinta. Ed erano uno… due… tre… dieci… cento… baci-figli. E la bella addormentata non poteva più dormire. Ma si dice che di principi che andavano baciando ce n’erano molti e le belle addormentate, costrette all’insonnia’, non avevano il tempo, tra un bacio e l’altro, di incontrarsi mai. Qualcuna moriva tra un sonno e un parto ma la favola della bella addormentata finiva sempre con «vissero felici e contenti»… anche perché ad una bella addormentata se ne sostituiva un’altra che dormiva e veniva puntualmente risvegliata. A qualcuna veniva in mente che quel bacio contenesse del veleno e come tutti i veleni ci doveva essere un antidoto e si mise a cercarlo, ma… finì bruciata da altri principi che vedevano che non riuscivano a convincerla a farsi baciare oppure, se la baciavano, non si «risvegliava». I principi, si sa, governano lo Stato e fanno le Guerre; le belle addormentate dovevano crescere i figli del bado che poi, crescendo, dovevano ‘diventare belle addormentate e principi che fanno le Guerre e governano lo Stato. Col passare del tempo i figli e i baci erano diventati troppi e le guerre non bastavano più a risolvere il problema, anche se le macchine e le organizzazioni degli Stati, fatti dai principi (cogli ospedali, i manicomi, le case, le strade, le città, le macchine, le fabbriche..,) pensavano, con i loro veleni, ad ammazzarne parecchi.
Le belle addormentate vedevano morire i loro figli,-se non morivano loro… Decisero di fare cambiare le cose, facendo manifestazioni, denunciando la situazione di violenza, arrangiandosi in qualche modo…
Ma chi faceva le Guerre e chi provocava con il bacio, la morte, il parto, stabilì che, se la donna moriva di parto e se i bambini venivano uccisi da loro o se facevano le guerre, o se inquinavano con i veleni delle fabbriche o se uccidevano con le macchine… questo era rispetto per la vita… Ma quella bella addormentata che pretendeva di gestire il proprio sonno e il proprio risveglio e di non fare un parto non voluto e di non accettare le regole della favola commetteva un delitto, un delitto gravissimo contro la specie e contro la vita.
Nell’anno di grazia 1977, alcuni principi dissidenti decisero di perorare la causa delle belle addormentate anche contro la loro volontà… Ma i principi cattivi votarono a maggioranza .per continuare la bella favola. Cotte voce che le belle addormentate siano in crisi: non hanno una legge che le protegga… Continueranno a morire e ad abortire rischiando la vita e la galera. Ma la colpa è sempre delle belle addormentate perché non :si sono impegnate abbastanza per sostenere i principi dissidenti.
Le organizzazioni delle principesse che appoggiano i principi dissidenti rimproverano le fanciulle di non aver saputo lottare, di non essersi impegnate abbastanza, di avere abbandonato la lotta…
In quattro anni di incontri i principi hanno fatto minuetti e giocato a scacchi, chiaramente dando scacco alla regina (pardon alle belle addormentate nel bosco)…
La morale della favola è che si deve cambiare favola: la bella addormentata non deve più farsi svegliare dal bacio del principe…
La morale della favola sarebbe molto semplice; le belle addormentate non devono dormire e devono stare attente a non farsi svegliare dal bacio del principe…
Noi, che crediamo nelle favole perché, fin da piccole, ce le hanno raccontate e continuano a raccontarcele, consigliamo, proponiamo, suggeriamo di scrivere favole senza principe senza baci quindi senza morte senza aborti senza parti… Forse così i principi capiranno che il problema, che sembra costituzionale nelle belle addormentate, è un problema che gli portano loro con i ‘loro baci e se vorranno baciarle, visto che è loro abitudine, governare lo Stato, fra tutti gli impegni e le crisi intrnazionali, saranno costretti ad affrontare la… crisi del bacio… e forse, invece di quattro anni di lungo fidanzamento, prima di dire no, decideranno come per una guerra-lampo.