L’uomo del 74

gennaio 1974

Come sarà l’uomo dell’anno, il modello da copiare, l’uomo ’74?
 
Avrà l’aria molliccia e romantica di un Ugo Pagliai o la grinta ebete di un Marion Brando? Sarà sguaiatamente impegnato come Gian Maria Volontà o avrà la sorridente fissità di un Giuliano Gemma?
 
Vestirà jeans e maglioni o ritornerà al doppio petto e cravatta classici?
 
Niente di tutto questo. L’uomo dell’anno sarà un uomo “nuovo” diverso da tutti i precedenti. Egli esprimerà la sua virilità in modo meno evidente ma più concreto. Sarà razionale ed emotivo insieme, dolce e forte.
 
Via quei pantaloni così aderenti che segnano le forme ed accessori vari, no alle camicie sbottonate sul petto villoso fino a ieri simbolo di virilità. Le donne amano indovinare non vedere: l’uomo dell’anno si farà infatti, in ogni senso, vedere pochissimo.
 
Lui è un uomo intelligente, sa bene di non essere quella creatura superiore che gli hanno fatto credere dalla nascita. Ha capito che la tecnologia e il progresso di cui andava tanto fiero gli stanno ritornando violentemente in faccia.
 
Ha fatto le sue esperienze e tratto le sue conclusioni: la macchina è semplicemente un oggetto e non, come aveva sempre creduto, il suo primo nato; cercherà perciò prima di liberarsene psicologicamente e poi, se proprio vuole essere alla moda, ci rinuncerà del tutto.
 
Non solo è un uomo pieno di energia, ma anche una persona consapevole che sa come utilizzarla. Invece di picchiare la moglie farà i lavori di casa perché questo tipo di esercizio, impegnando non solo le mani, ma tutti i muscoli del corpo, è molto più adatto a mantenerlo fisicamente in forma. Andrà alla partita.
 
Si, come milioni di altri prima di lui, continuerà questa piacevole tradizione di passare la domenica pomeriggio fra i suoi simili. Ma senza quelle ridicole bandierine!
 
Lui ha la sua personalità e deve mantenerla intatta in ogni situazione.
 
Se fa il militare, per esempio, il suo fucile sarà sempre più brillante di quello del vicino e il suo passo più marziale. Se fa il deputato le sue parole devono suonare oscure perché non c’è niente come il mistero che più si addica a un uomo politico, se fa il presentatore, anche se la cosa può sembrare impossibile, sarà sempre un poco più cretino di quello che l’ha preceduto.
 
L’uomo dell’anno ha letto Freud, e benché i papà, con l’esplosione demografica, siano un pò in ribasso, è conscio dell’omosessualità latente in ogni individuo. Eviterà perciò di corteggiare le donne per farsi bello col suo migliore amico e quando parla di Rivera, per non tradirsi lo farà in tono obiettivo e distaccato. Abbandonato l’accogliente rifugio della mamma e di Play Boy per una severa autocritica. Rilassato dalle fatiche domestiche e da lunghe, passeggiate a piedi, rassicurato nella sua virilità dalla presenza costante dei suoi bambini, l’uomo ’74 riuscirà forse, finalmente, a far godere la “sua” donna!