editoriale
La storia della Maddalena — l’associazione La Maddalena . — incomincia nel maggio dell’anno scorso. Quella di Effe, invece, era incominciata esattamente un anno prima e nel maggio del 73 eravamo già una cooperativa di lavoro, regolarmente costituita, avevamo stampato un numero zero a nostre spese, e cercavamo un editore. A quel punto, un’idea che Dacia Maraini aveva da tempo — fare a Roma un teatro femminista — e che alcune di noi, di Effe, stimolavamo, cominciò a concretarsi. Pensammo ad una sede comune, noi del giornale stavamo da qualche tempo dietro a certi locali del vecchio centro, tra Montecitorio e il Pantheon, da cui una piccola tipografia stava per andarsene. A questo punto, si seppe che s’era formato anche un terzo gruppo di donne, che volevano aprire una libreria-biblioteca femminista: e la sede fu divisa in tre, restaurata, approssimativamente ammobiliata ecc. La nostra ‘ ragione ‘ è comune: l’analisi e l’informazione sulla donna, da una parte, il contatto con le donne (fondamentale) dall’altra. Ognuno dei tre gruppi, che s’è formato e che è poi confluito alla Maddalena, perseguiva una sua vocazione specifica, una sua necessità: il giornale, il teatro, ì libri. Stiamo insieme quindi per una comune ragione ideologica, per contare di più nel paesaggio culturale romano, e, infine, per ragioni di bilancio.
Libreria, giornale, teatro, hanno bilanci separati. Non manca, tra Effe, Maddalena-libri e Maddalena-teatro, il dibattito interno (può essere che l’idea di fare una certa mostra o di presentare un certo spettacolo, o l’impostazione data a una inchiesta, vengano criticate dall’assemblea comune dei tre gruppi, e, sempre, il gruppo che ne è il responsabile ne prende atto): ma quella che stiamo faticosamente imparando, noi donne della Maddalena, e che ci pare una conquista fondamentale, è la solidarietà femminile, il rifiutarci a qualsiasi lusinga di separazione tra noi, il restare unite per essere, almeno, uno strumento di informazione e di proposta utile a tutte le altre donne. Risultato che ci pare abbiamo già raggiunto, fin quasi dai primi giorni di apertura della sede: le donne ci cercano, per comprare libri, per leggerli, per partecipare ai dibattiti, per proporci idee per il giornale o trame per gli spettacoli, o semplicemente, -finalmente, per parlare — e lo diciamo come una sfida — per parlare tra donne.
Qualche cenno sull’attività della Maddalena nell’ultimo scorcio dell’anno: aperta la sede il 30 ottobre 73, il giornale, Effe, era in edicola, col suo primo numero, l’otto novembre: l’ultima settimana dello stesso mese si apriva la libreria, quindi, i primi di dicembre, il teatro: il primo libro presentato alla Maddalena è stato « Da Erode a Pilato », un testo sull’aborto, il primo spettacolo, « Mara, Maria, Marianna », spettacolo collettivo di Dacia Maraini, Edith Bruck, Marida Boggio, realizzato su un canovaccio di testimonianze femminili autentiche. Ogni sera il teatrino, sessanta posti, deve rimandare indietro la gente, che non entra nel piccolo locale: le attrici, Saviana Scàlfi, Lina Bernardi, Yuki Maraini, si sono servite, per impostare la propria recitazione, delle autentiche protagoniste dei fatti portati in scena. Canzoni femministe e rivoluzionarie, un dibattito sulla legge contro la donna, favole femministe per. i bambini, sono state realizzazioni della Maddalena nel 73.