aborto

sviluppi di una situazione

continuiamo la pubblicazione dei dati disponibili sugli aborti fatti e sull’obiezione di coscienza per dare uno strumento di lavoro per le donne impegnate nell’applicazione della legge.

ottobre 1978

Possiamo oggi iniziare a fare delle valutazioni sulla situazione del Lazio, del quale abbiamo i dati completi aggiornati a metà settembre.
In generale la possibilità di ottenere l’interruzione di gravidanza nella provincia è ancora più aleatoria che in città. Nella Provincia di Roma le cose vanno apparentemente meglio che altrove nel Lazio: a Genzano, Monterotondo, Marino, si può abortire con relativa facilità, a Civitavecchia, sebbene medici ed anestesisti siano tutti obiettori, sono stati praticati, fino al 15 settembre, 63 interventi, grazie ad una convenzione con medici esterni.
Nella Provincia di Latina, Rieti, Frosinone, la situazione è tragica (a parte Formia, dove sono stati effettuati 90 interventi). Ci sono (vv. tabelle) delle cittadine e dei paesi nei quali esiste un obiezione massiccia che impedisce in modo illegale l’applicazione della legge. Mentre in Emilia Romagna la situazione sembra procedere, data anche la diversa situazione delle strutture ospedaliere e dell’amministrazione, a Milano i dati sono sconfortanti; gli 80 aborti settimanali praticati in città non possono corrispondere neanche lontanamente alle necessità delle donne. D’altra parte c’è la tendenza alla privatizzazione dell’«affare aborto», con la richiesta di autorizzazione ad eseguire interventi, da parte di molte piccole cliniche. Il prezzo degli aborti clandestini in tutta Italia è ancora salito vertiginosamente (si arriva ormai facilmente alle 5-800.000).
Esiste una mobilitazione delle donne, in tutta Italia, sulla questione della gestione della legge, ma essa spesso ha grosse difficoltà di coordinamento, e si scontra con una realtà politica e istituzionale spesso molto difficile.
Le cose, come sappiamo, sono difficili anche per i consultori, dove molte volte, le donne non riescono neanche ad ottenere le certificazione di stato di gravidanza in atto, necessaria per poter abortire negli ospedali. In molti consultori esiste ancora lo stato di fatto inammissibile di medici obiettori. Questo fatto è illegale, perché la legge nazionale sui consultori prevede l’assistenza e l’informazione alle donne, nel consultorio per tutto quello che riguarda gli anticoncezionali, la gravidanza e una sua eventuale interruzione.
Ringraziamo le compagne ed i compagni che ci hanno spedito dati, materiale, informazioni, articoli.
Per i dati di Roma e del Lazio il Coordinamento Nazionale per l’applicazione della legge, Oraziana Delpierre, Valeria Zacconi per Firenze, Lalla Bodini ed Elio Angela di Medicina Democratica per Milano, per i dati dell’Emilia Romagna l’AIED di Bologna.
a cura di Silvia Costantini e Sandra Sassaroli

Numero interventi interruzione gravidanza
Roma città 1045
Roma provincia 434
Frosinone 47
Frosinone prov. 70
Latina 42
Latina prov. 128
Viterbo 44
Viterbo prov. 24
Rieti 37
LAZIO 1871

Numero sanitari e paramedici dei servizi ostetrico-ginecologici
Ostetrici 332
(di cui 256 obiettori)
Anestesisti 293
(di cui 195 obiettori)
Paramedici 1085
(di cui 545 obiettori)
Totale medici 625
(di cui 451 obiettori)

Elenco degli ospedali e delle cliniche in cui è praticato l’aborto a Roma
A) ospedali
Policlinico
Tel. 4959/392
S. CAMILLO
Tel. 5870
FORLANINI
Tel. 5584641/6456
(riv. all’Ass. Soc. Ianuzzi)
POLIAMB. NUOVO REG. MARGHERITA
Via Morosini 30 (Dott. Sole)
Tel. 5844
IST. MAT. REGINA ELENA
Viale Angelico
Tel. 354085
S. GIOVANNI
Tel. 7578241
S. GIACOMO
Tel. 6726

B) CLINICHE CONV. CON LA REGIONE
S.  ANNA
Via Garigliano 55 v
Tel. 856453
«GUARNIERI»
Via Tor de’ Schiavi 133
Tel. 2810186
VILLA TUSCOLANA
Circ.ne Tuscolana 16
Tel. 7403511/2
VILLA GINA
Via della Sierra Nevada 150
Tel. 594051
S. FELICIANO
Via Val Cannuta 132
Tel. 6230441
S. ANTONIO DA PADOVA
Tel. 7311251
(Dott.ssa Consolani)

Milano: ospedale per ospedale
La situazione di Milano è particolarmente sconfortante.
Il numero di aborti praticato non corrisponde neanche alla lontana alle reali esigenze delle donne della popolare città. Si verifica inoltre il fenomeno preoccupante della richiesta da parte di molte piccole cliniche private di eseguire aborti, avviando così il processo della privatizzazione dell’aborto stesso.

Bassini
su 10 ginecologi, 6 sono obiettori, 3 non obiettori. Da settembre il reparto di ostetricia è stato chiuso e sono rimasti agibili i 12 letti di ginecologia. Si praticano circa 6 interventi settimanali, la degenza media è di 3 giorni. L’intervento, fino alla nona settimana, è eseguito con il metodo dell’aspirazione, ci sono liste di circa 2 settimane.

Buzzi
c’è un primario non obiettore, Miraglia. Gli obiettori sono Bordonaro, Pianetti, Bonvich. Si praticano circa 10 interventi settimanali soltanto a donne con residenza in Milano, il ricovero è di 2 giorni per le donne che arrivano già con le analisi fatte.

Fatebenefratelli
In questo ospedale c’è un primario obiettore e noto abortista: Vandelli; l’altro primario, Rognoni, non fa neanche i certificati. Un solo medico non è obiettore. Nell’ospedale non esistono attrezzature per praticare l’aborto con il metodo dell’aspirazione. 3 aborti circa alla settimana.

Macedonio Melloni
c’è un primario non obiettore. Il primario obiettore è Mattioni. Circa 12 interventi alla settimana. L’attesa delle donne per poter abortire è spesso lunghissima, con il rischio di non poterlo più fare per aver raggiunto i termini decisi dalla legge. I medici non obiettori hanno fatto la richiesta di essere messi in condizione di poter imparare i metodi migliori per eseguire l’aborto.

Mangiagalli
I primari sono Scandiani e Polvani; nel reparto di Polvani ci sono 20 obiettori e 4 non obiettori, nel reparto di Scandiani 13 sono gli obiettori e 14 i non obiettori. Il problema quindi non è tanto quello relativo al personale, quanto quello che riguarda i posti letto. Il numero di aborti settimanali è 24 (circa).
Anche alla Mangiagalli è elevato il numero di donne che rischia la scadenza dei termini, per ritardi dovuti all’insufficente numero dei letti.
I medici non obiettori hanno stilato un documento unitario nel quale alla direzione dell’ospedale vengono fatte una serie di richieste volte a facilitare l’esecuzione degli interventi. Le richieste sono, in sintesi : Apertura di nuovi locali (sala piccoli interventi)
Aumento dei posti letto
Nuove attrezzature
Hospital day
Questo perché la carenza organizzativa, spinge molte donne a rivolgersi a strutture di provincia (Lecco ecc.) che non sempre, oberate come sono da problemi locali propri, sono in grado di prestare il servizio richiesto.

Niguarda
Il Primario Zampetti, un noto cattolico abortista obiettore, tende ad ostacolare anche i medici non obiettori del suo reparto. Tincerti obiettore. I non obiettori sono Calcamo, Pasquinucci, Sciortino. Il personale paramedico in questo ospedale è molto attivo e collaborativo, gli aborti sono 12-13 alla settimana, cifra irrisoria rispetto alle dimensioni dell’ospedale.

Sacco
liste bloccate, i medici obiettori sono Natale, Vignale, Lavezzi. Non si hanno dati precisi sul numero di aborti alla settimana.

Principessa Jolanda
qui la situazione è abbastanza buona, molti compagni tra il personale medico e paramedico, Primario non obiettore. L’aiuto, obiettore, è Ferrari. Gli aborti sono 12 alla settimana, la degenza è di 1-3 giorni. Anche qui il problema dei posti letto è presente, Non c’è una sala piccoli interventi, e gli aborti si fanno in sala parto, con grosse difficoltà logistiche. I medici non obiettori hanno chiesto di poter andare in Inghilterra ad imparare gli interventi di sterilizzazione e gli interventi abortivi con il metodo dell’aspirazione.S. Carlo la difficoltà sembra che sia molto legata alla mancanza di anestesisti (che sono obiettori). Il primario obiettore è Scarabelli. Non abbiamo dati sul numero di aborti che si fanno settimanalmente.

S. Giuseppe
che è una clinica privata, convenzionata con la regione, il Primario è obiettore e ha fatto un invito al personale sanitario per l’astensione. Il direttore sanitario è un Priore. Un medico ha rifiutato di fare l’obiezione di coscienza, Mazzoleni; oggi è in atto una battaglia tra le forze democratiche e le donne contro questo stato di fatto.
Milano, totale interventi, alla settimana: 80 circa.

Firenze:
Torniamo a parlare di aborto anche se di aborti ce ne sono stati e tanti anche durante le vacanze. Rispetto a giugno, quando a Firenze passò la proposta delle donne del Movimento Femminista di fare l’Hospital Day, cioè gli interventi in un giorno solo, il ritmo è calato. Attualmente si arriva a malapena ai dieci interventi al giorno anche se la richiesta è molto superiore a questa cifra. Non sono stati ancora superati gli ostacoli opposti dall’obiezione indiscriminata di coscienza sollecitata da parte dei medici dell’Ordine, dai Padri Parrocchiali perfino presso il personale ausiliario. Non sono cessati gli insulti delle ausiliarie nei confronti delle donne in attesa di aborto, gli appelli da parte di giuristi locali né più né meno che all’omissione di soccorso. Sino a giugno la vigilanza e l’aiuto militante delle compagne del movimento, ivi comprese quelle del Cisa fiorentino, è stata massiccia e continua, poi alle soglie del famoso processo che vede imputate 11 compagne del Cisa, la tensione è un po’ calata con un immediato calo del numero e probabilmente della qualità degli interventi.
Nel frattempo si è parlato di corsi di formazione del personale medico fiorentino al metodo Karman con la collaborazione di specialisti stranieri. Il Movimento ha nel frattempo fornito agli ospedali il materiale per l’informazione sugli anticoncezionali previsto dalla legge, ma non è un mistero che ancora una troppo alta percentuale di donne abortisce fuori dall’ospedale dove si sente meno fiscalizzata, ma purtroppo dove rischia ormai sempre di più la propria salute, data l’esasperazione del conflitto ormai esistente tra pubblico e privato.
Valeria Zacconi

consultori a cui rivolgersi per il rilascio certificato
Lunedì: Via Spadini, 27; Via Frusa 20 –
Martedì: Viale Volta 171; Via A. del Sarto; Piazza Tasso 1; Via Gaponsacchi; Via
Buonarroti; Via Pacini 48 –
Mercoledì: Viale Guidoni; Via Romagnosi 33; Via delle Panche 133-b;
Giovedì: Viale Volta 171; Via Spadini 27; Via Caponsacchi; Via del Chiuso 34;
Venerdì: Via A. Del Sarto; Piazza Tasso 1; Via Spadini 27.

utile presentarsi in ospedale con le seguenti analisi
1) analisi delle urine
2) gruppo sanguigno (questo solo del Centro sangue e A VIS)
3) glicemia
4) azotemia
5) attività protrombinica
È da tenere presente che per chi non ha la mutua, queste analisi, se fatte in ospedale, sono gratuite. È inoltre necessario avere un documento di riconoscimento.

Comunicato stampa del Movimento Femminista Fiorentino
Il Movimento Femminista Fiorentino, presente al processo Conciani ed altri, del 2 ottobre 1978, dichiara:
1) Questo è un processo a tutto il Movimento delle Donne;
2) Questo è un processo strettamente politico in cui si trovano presenti le forze progressiste e per la liberazione della donna e le forze più retrive e reazionarie rappresentate dal Movimento per la Vita;
3) La scelta del P.M. nella persona del Dott. Casini fautore di tale Movimento è un chiaro tentativo di inasprimento del dibattito.
Data la comunità di intenti tra il Movimento per la Vita e il P.M. che in modo provocatorio ha cominciato il processo con un intervento tutto politico, servendosi dei già ben conosciuti mezzi di terrorismo psicologico, e data la posizione di potere in cui il Casini si trova nei confronti delle donne accusate, il Movimento Femminista Fiorentino dichiara che sarebbe stato decente che tale Casini si fosse astenuto. Il Movimento Femminista Fiorentino si dichiara contro ogni manovra di potere tendente all’attacco o all’arretramento dei suoi obiettivi che non possono che mirare alla difesa di pari diritti per tutte le donne.

Emilia Romagna: dove si può abortire
Riportiamo l’elenco dei servizi ostetrico-ginecologici per la Regione Emilia Romagna, attivati per l’effettuazione degli interventi interruttivi della gravidanza.

Piacenza
– Ospedale di Castel S. Giovanni
– Ospedale Civile di Piacenza
– Ospedale di Fiorenzuola D’Arda*

– Casa di Cura «Lodigiani»
Via Palmerio, 11 – Piacenza
– Casa di Cura «S. Giacomo»
Strada a San Bono – Ponte dell’Olio

Parma
– Ospedali Riuniti di Parma
– Ospedale di S. Secondo Parmense
– Ospedale di Fidenza

– Casa di Cura «Città di Parma»
Piazza A. Maestri. 5 – Parma

Reggio Umilia
– Arcispedale S. Maria Nuova di Reggio Emilia
– Ospedale di Montecchio
– Ospedale di Guastalla
– Ospedale di Scandiano

– Casa di Cura «Villa Delle Rose»
Via U. Levi, 7 – Reggio Emilia

Modena
– Ospedale Infermi di Carpi
– Ospedale di Mirandola
– Ospedale di Castelfranco *
– Istituti Ospedalieri di Modena
– Ospedale di Formigine
– Ospedale di Sassuolo
– Ospedale di Pavullo
– Ospedale di Vignola

Bologna
– Ospedale di Porretta Terme
– Ospedale di Castel San Pietro
– Ospedale S. Maria della Scaletta Imola
– Ospedale di Molinella
– Ospedale di Medicina
– Ospedale di Bazzano *
– Ospedale di Bentivoglio
– Ospedale di S. Giovanni in Persiceto *
– Ospedale «Maggiore» Sez. D’Azeglio
– Ospedale «S. Orsola»

Ferrara
– Ospedale di Cento **
– Arcispedale S. Anna di Ferrara
– Ospedale di Portomaggiore *
– Ospedale di Argenta
– Ospedale di Comacchio
– Ospedale di Codigoro **

Ravenna
– Ospedale di Ravenna
– Ospedale di Lugo
– Ospedale di Faenza

– Casa di Cura «Domus Nova»
Via Pavirani, 44 – Ravenna
– Casa di Cura «Villa Maria»
Via Corriera, 1 – Cotignola

Forlì
– Ospedale «Morgagni» di Forlì
– Ospedale di Cesena
– Ospedale Infermi di Rimini
– Ospedale di Cesenatico

– Casa di Cura «Villa Igea»
Via F. Paolucci, 5 – Forlì
– Casa di Cura «Villa Serena»
Via Del Camaldolino, 8 – Forlì
– Casa di Cura «Villa Assunta»
Via Roma, 30 – Rimini
– Casa di Cura «Villa Maria»
Via Matteotti, 24 – Rimini

* Il servizio ha iniziato l’attività nel mese di settembre.
** Il servizio ha iniziato l’attività nel mese di ottobre