in tipografia a tre minuti dallo sciopero
Care lettrici,
siamo in tipografia, col caldo che imperversa, i tipografi che incalzano: bisogna chiudere questo sofferto numero.
Abbiamo ormai preso la tragica decisione di eliminare il colore per motivi .economici: non ce la facciamo a pagarlo.
Saranno contente quelle che vedevano nelle pagine colorate un segno di eccessiva frivolezza. Noi no, perché in, fondo pensiamo che la bellezza è un diritto e quando costa troppo c’è qualcosa di sbagliato nel sistema. In questo tremendo clima politico (ancora ieri bombe a mano su donne e bambini) e nell’umidità soffocante di Roma, ci sono stati di grande conforto le vostre lettere di incoraggiamento a continuare e il vostro sostegno economico.
Dal prossimo numero pubblicheremo l’elenco delle sottoscrizioni. Questo mese non ce l’abbiamo fatta: l’organizzazione non è il nostro forte. Stancamente abbiamo discusso delle elezioni. Come prevedevamo nell’editoriale scorso, non c’erano grandi cose da rilevare, tranne la strumentalizzazione che tutti i partiti indistintamente hanno fatto su di noi… Le donne elette sono addirittura diminuite: sei in meno della trascorsa legislatura. Una sola di noi è stata così solerte da portare “il pezzo” sulle elezioni. Il “commento” più azzeccato rispetto alla serietà dell’evento ci sembra quello della nostra Pelikan (Pelikan come la penna, da non confondere con il teorico del dissenso).
Marina, reduce da uno scippo, ricorda in lacrime a Daniela, che ha la figlia appollaiata sulla spalla (tanto per cambiare), che nonostante tutto anche in questo numero ci sono delle cose buone. La scrivania di turno, Maricla, ne comincia l’elenco.
Nelle pagine centrali troverete un questionario sulla sessualità 4ella bambina elaborato da Danielle Paparatti Flammant. I dati serviranno ad un’inchiesta di ampie dimensioni sul problema dell’educazione della figlia femmina, i cui primi risultati verranno pubblicati su EFFE. E’ molto importante che molte donne lo compilino e ce lo inviino.
Poi c’è un’esclusiva. In anteprima pubblichiamo Je due relazioni introduttive al 1° Convegno dell’Associazione Internazionale delle Donne del 1870: costituiscono un importante contributo alla ricostruzione della nostra storia politica.
Camilla Cederna ha rinunciato per noi al suo tradizionale riserbo per parlarci della sua vita privata: la ringraziamo della fiducia che ha così dimostrato al nostro giornale.
Infine l’inchiesta sull’applicazione della legge sull’aborto. Difficile e frammentaria ne è risultata la documentazione. Impossibile quasi ottenere i dati ufficiali: il Ministero della Sanità non ha ancora preparato la relazione annuale e molte Regioni non li hanno raccolti affatto. Le poche cifre che pubblichiamo sono dovute alla buona volontà di compagne singole e alla collaborazione del Coordinamento Nazionale per l’applicazione della 194. Ancora due parole prima che i tipografi ci strappino il foglio dalla macchina: abbiamo bisogno di voi, del vostro aiuto, del vostro sostegno. L’avevamo già detto?